Un museo in un ritratto. Collezioni, bizzarrie, burle

Si può parlare di vero e proprio “metodo Arcimboldo” per la creazione dei suoi particolari ritratti dell’imperatore, di altri personaggi o della serie delle Stagioni o degli Elementi. Le sue bizzarrie, nate dalla cultura leonardesca a Milano, si avvale di un procedimento quasi surrealista. Rappresenta la figura umana attraverso un assemblaggio di elementi del tutto estranei ad essa, sostituendo parti del corpo con ortaggi, oggetti e pesci che ripropongono la parte anatomica. Questo genere di ritratto, che trae origine dalle forme popolari delle feste contadine, viene convertito in un livello alto, addirittura imperiale, alla corte di Vienna e Praga. Si inserisce poi all’interno di un contesto di grandissima conoscenza naturalistica dovuta allo sviluppo delle camere delle meraviglie che esponevano naturalia e artificialia. Mirabilia di provenienza “esotica”, rarità, unicità e stranezze che hanno viaggiato per arrivare in un luogo. Toccava poi al principe/collezionista/scienziato disporle secondo il suo gusto, i rimandi e le corrispondenze tra loro.

L’Acqua di Giuseppe Arcimboldo, che fa parte della serie del 1566, contiene fino a 60 specie diverse di pesci e animali acquatici di acqua dolce e salata. Murena, pesce luna, cavalluccio marino, trota, aguglia, tinca, luccio, triglia di scoglio, carpa, tordo di mare, capone, scorfano, rana pescatrice, razza chiodata, pesce prete, barbo comune, dragoncello, riccio di mare, serpe di mare, siluro, rana, tartaruga di mare, foca monaca, orata, tricheco, corallo rosso, stella di mare rossa, anellide, sanguisuga di mare, buccino, murice, murice spinoso, mollusco gasteropode, lumaca di terra, lampreda di mare, cardio, perla di ostrica, seppia, polpo, astice, gambero rosso, granciporro atlantico, gambero di fiume, stella di mare spinosa.

Tra la selva di forme conosciute si muovono mostri marini che sicuramente derivano dai libri di corte di Massimiliamo II e dalle stampe di Ulisse Aldrovandi che ad esempio fa ritrarre il serpente marino già raccontato da Aristotele.

Bibliografia: Arcimboldo, Skira 2011

Immagine: Acqua, serie degli Elementi. 1566 Kunsthistoriches Museum di Vienna